Obbligazioni corporate
Glossario
- Cedola: interessi pagati a un obbligazionista fino alla scadenza del titolo.
- Obbligazione societaria: titolo di debito emesso da una società privata e non da un governo o da un’agenzia governativa.
- Rischio di credito: il rischio di perdite sul capitale o di perdite su pagamenti di cedole a causa del mancato rimborso di un prestito o del mancato rispetto di un obbligo contrattuale da parte dell’emittente.
- Spread creditizio: il differenziale di rendimento fra un’obbligazione societaria e un titolo sovrano con scadenza equivalente. Ad esempio, se il Treasury a 10 anni scambia con un tasso del 3% e un titolo corporate a 10 anni scambia con un tasso del 4%, lo spread creditizio è pari all’1% o a 100 pb.
- Fallen angel (angelo caduto): una società investment grade declassata alla categoria speculativa.
- Rischio di tasso di interesse: quando i tassi salgono il valore di mercato dei titoli a reddito fisso (come le obbligazioni) scende. Viceversa, quando i tassi di interesse scendono, il valore di mercato dei titoli a reddito fisso sale.
- Scadenza: numero di anni che mancano alla restituzione del capitale all’investitore.
- Rising star (astro nascente): una società il cui merito di credito è stato rivisto al rialzo da un’agenzia di rating alla luce di un miglioramento della qualità creditizia.
- Rendimento: il reddito o interesse ricevuto su un’obbligazione.
Caratteristiche delle obbligazioni corporate
Nel corso degli anni il mercato corporate ha attirato numerosi investitori alla ricerca di rendimenti più elevati di quelli offerti dai titoli di Stato. Complessivamente, quello delle obbligazioni societarie è il secondo maggior segmento del mercato obbligazionario dopo quello dei titoli di Stato.
Al contrario di quanto avviene per le azioni, il possesso di un’obbligazione corporate non comporta una partecipazione nella società emittente. La società invece paga all’investitore un certo interesse (tassabile) per un periodo di tempo e restituisce il capitale alla data di scadenza stabilita al momento dell’emissione del bond.
Alcune obbligazioni possono essere rimborsate anticipatamente, con la conseguente variazione della data di scadenza, ma la maggior parte rientra nella seguente classificazione generale basata sulla lunghezza dell’investimento:
- Titoli a breve (scadenza fino a cinque anni)
- Titoli a medio termine (scadenza tra cinque e dodici anni)
- Titoli a lungo termine (scadenza superiore a dodici anni)
Le obbligazioni corporate presentano anche altre caratteristiche fondamentali, tra cui:
- Diversificazione: opportunità di investire nei settori più diversi. L’ampiezza del mercato favorisce un’ampia divergenza a livello di rischio e rendimento. Le obbligazioni societarie rappresentano una buona soluzione per diversificare un portafoglio azionario o composto da titoli di Stato o altri strumenti a reddito fisso.
- Reddito costante: opportunità di beneficiare di un reddito costante. Nella maggior parte dei casi gli interessi sono pagati con cadenza semestrale. Fanno eccezione i bond zero-coupon, che non corrispondono alcun interesse ma sono venduti con un netto sconto e poi rimborsati all’intero valore nominale alla scadenza. Un’altra eccezione è rappresentata dai bond a tasso variabile, i cui tassi di interesse variano in base all’andamento dei mercati monetari, del LIBOR (London Interbank Offered Rate) o dei Treasury USA. Tali titoli sono caratterizzati da rendimenti inferiori rispetto ai bond a tasso fisso con scadenze analoghe, ma anche da oscillazioni meno marcate del capitale inizialmente investito.
- Rendimenti interessanti: di norma le obbligazioni corporate offrono rendimenti superiori a quelli dei titoli di Stato a parità di scadenza.
- Liquidità: spesso i titoli corporate sono più liquidi di altri strumenti e possono essere ceduti in ogni momento prima della scadenza su un mercato secondario vasto e attivo.
- Rating: agenzie di rating come Moody’s Investors Service e Standard & Poor’s conducono analisi indipendenti e attribuiscono a ogni emittente corporate un rating in base al grado di solvibilità. Le società con rating inferiore corrispondono solitamente interessi più elevati sull’investimento (per saperne di più vedi sotto).
Lo spartiacque: obbligazioni investment grade vs. obbligazioni di categoria speculativa
Le obbligazioni societarie presentano un’ampia gamma di rating in base alla salute finanziaria dell’emittente. Sono classificate in due categorie principali: investment grade e speculative (o high yield). I bond di categoria speculativa sono emessi da società con una qualità creditizia inferiore a quella di aziende con rating più elevato (investment grade). La categoria investment grade comprende quattro livelli di rating, mentre quella speculativa sei. In passato le banche potevano investire solo in bond con un rating compreso in uno dei quattro livelli più elevati (da qui il termine “investment grade”), dato che le società il cui rating rientrava in una delle sei categorie inferiori erano considerate troppo rischiose e speculative per gli istituti finanziari.
In passato i titoli di categoria speculativa erano emessi da società di recente costituzione, attive in un settore particolarmente competitivo o volatile o con problemi a livello di fondamentali. Oggi esistono numerose aziende organizzate in modo tale da poter operare anche con livelli di indebitamento tradizionalmente associati alle società con rating speculativo. Nonostante i rating di categoria speculativa indichino una maggiore probabilità di default, questi titoli solitamente ricompensano gli investitori per il maggiore rischio assunto tramite tassi di interesse o rendimenti più elevati. I rating possono essere rivisti al ribasso in caso di peggioramento della qualità creditizia dell’emittente o al rialzo in caso di miglioramento dei fondamentali.
Angeli caduti, astri nascenti e split rating
L’espressione “angelo caduto” (fallen angel) indica una società investment grade che ha attraversato un periodo particolarmente difficile e, di conseguenza, ha subito un declassamento del debito alla categoria speculativa. L’espressione “astro nascente” (rising star) si riferisce a un’azienda il cui merito di credito è stato rivisto al rialzo da un’agenzia di rating alla luce di un miglioramento della qualità creditizia. I rating attribuiti dalle agenzie sono soggettivi e pertanto, a volte, non coincidono; in questi casi si parla di “split rating”. Angeli caduti, astri nascenti e split rating possono rappresentare un’opportunità per incrementare i rendimenti tramite l’assunzione di maggiori rischi dovuti alla volatilità dei rating degli emittenti.
Determinazione del prezzo delle obbligazioni corporate
Il prezzo di un corporate bond è influenzato da numerosi fattori, tra cui la scadenza, il merito di credito dell’emittente e il livello generale dei tassi di interesse. Il rendimento di un’obbligazione societaria oscilla a seconda delle variazioni del prezzo del titolo dovute a cambiamenti dei tassi di interesse e alla percezione della qualità creditizia dell’emittente da parte del mercato. Di norma, a parità di scadenza, i titoli corporate presentano un rischio di credito maggiore e rendimenti più elevati rispetto alle obbligazioni governative. Questa divergenza determina un differenziale di rendimento tra obbligazioni societarie e governative, per cui chi investe in titoli corporate riceve un extra rendimento che va a compensare i maggiori rischi assunti. Lo spread influisce sul prezzo del bond e può essere rappresentato graficamente e misurato come la differenza di rendimento tra un’obbligazione societaria e una governativa alla scadenza lungo la curva dei rendimenti.
Conclusioni: le obbligazioni corporate offrono potenziali vantaggi
Tali strumenti consentono di ampliare il profilo di rischio e diversificare un portafoglio di azioni e/o titoli di Stato in base a contesto economico, rating dell’emittente e propensione al rischio dell’investitore. Permettono inoltre di beneficiare di una rendita costante e di rendimenti interessanti.
Historically, speculative-grade bonds were issued by companies that were newer, were in a particularly competitive or volatile sector, or had troubling fundamentals. Today, there are also many companies whose businesses are designed to operate with the degree of leverage traditionally associated with speculative-grade companies. While a speculative-grade credit rating indicates a higher default probability, these bonds typically compensate investors for the higher risk by paying higher interest rates, or yields. Credit ratings can be downgraded if the credit quality of the issuer deteriorates, or upgraded if fundamentals improve.
Fallen angels, rising stars, and split ratings
“Fallen angel” is a term that describes an investment-grade company that has fallen on hard times and has subsequently had its debt downgraded to speculative grade.
“Rising star” refers to a company whose bond rating has been increased by a credit rating agency due to an improvement in the credit quality of the issuer. Since the credit rating agencies’ ratings are subjective, there are also times when they do not concur on the rating – an occurrence known as a “split rating.” Fallen angels, rising stars, and split ratings may all present opportunities for investors to add additional yield by assuming greater risk due to the potential volatility of their ratings.
How are corporate bonds priced?
The price of a corporate bond is influenced by several factors, including the maturity, the credit rating of the company issuing the bond, and the general level of interest rates. The yield of a corporate bond fluctuates to reflect changes in the price of the bond caused by shifts in interest rates and the markets’ perception of the issuer’s credit quality. Most corporates typically have more credit risk and higher yields than government bonds of similar maturities. This divergence creates a credit spread between corporates and government bonds, so that the corporate bond investor earns extra yield by taking on greater risk. The credit spread affects the price of the bond and can be graphically plotted and measured as the difference between the yield of a corporate and government bond at each point of maturity.
Why invest in corporate bonds?
Corporate bonds can offer a range of potential benefits including:
- Diversification: Corporates offer the opportunity to invest in a variety of economic sectors. Within the broad spectrum of corporates there is a wide divergence of risk and yield. Corporate bonds can add diversification to an equity portfolio as well as diversify a fixed income portfolio of government bonds or other fixed income securities.
- Income: Corporates have the potential to provide attractive income. Most corporate bonds pay on a fixed semiannual schedule. High yields can enhance this income stream, especially in a low-interest rate environment. However, these yields are also influenced by the bond’s coupon rate, current market price, and the credit risk of the issuing company. For instance, a higher yield may indicate a higher income stream but could also reflect higher credit risk. One exception is zero-coupon bonds, which do not pay interest but are sold at deep discounts and then redeemed for full face value at maturity. Another exception is floating-rate bonds that have fluctuating interest rates tied to a money market reference rate such as the Secured Overnight Financing Rate (SOFR) or federal funds rate. These tend to have lower yields than fixed-rate securities of comparable maturities but also less fluctuation in principal value.
- Higher yields: Corporate bonds tend to provide higher yields than comparable maturity government bonds.
- Liquidity: Corporate bonds can generally be sold at any time prior to maturity in a large and active secondary trading market.
What are the risks?
Similar to government bonds, corporate bonds are exposed to interest rate risk. In addition, corporate bonds also have spread risk or default risk - the risk that the borrower fails to repay the loan and defaults on its obligation. The level of default risk varies based on the underlying credit quality of the issuer.
Glossary of Key Investment Terms
Disclaimer
La performance passata non è una garanzia né un indicatore attendibile dei risultati futuri. Investire sul mercato obbligazionario comporta determinati rischi, fra cui il rischio di mercato, di tasso di interesse, di emittente, di credito e d’inflazione. Il debito high yield, con rating inferiore, presenta un rischio maggiore rispetto a titoli con rating più elevato; i portafogli che investono in tali strumenti potrebbero essere soggetti a rischi di credito e liquidità più marcati.
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